In giro si incontrano quotidianamente presunti esperti di Search Engine Marketing e Web Marketing, dico presunti, perché non si può pensare che si parli di MKTG a prescindere dai fondamenti dello stesso, che sono invariati sin dalla loro enunciazione, le 4 P di Jerome McCarthy poi riprese (e da molti erroneamente attribuite) da Philip Kotler: product, price, place, promotion. Spesso però parlando di web marketing, di cui il SEM (Search Engine Marketing) è parte, però è più adatto rifarsi alle 4 ?C? “Customer value” (valore per il cliente), “Change” (capacità strutturale dell’azienda di cambiare se stessa ed ciò che propone al mercato), “Convenience” (facilità per i clienti di trovare i prodotti e d’interagire con l’azienda), “Comunication”.

Il cambiamento di punto di vista è sostanziale, perché nel web marketing (WM) siamo sicuramente nell’ambito di creazione di un <strong>involvment</strong> per l’interlocutore di riferimento, che si trova a percepire un valore per sé del prodotto/servizio proposto, quest’ultimo anche se standardizzato, deve venire percepito come corrispondente ad un proprio specifico bisogno. Nel web 2.0 con il passaggio dalla mono-direzionalità alla bi-direzionalità interattiva deve risultare semplice trovare i prodotti ed interagire con l’azienda, il tutto attraverso un processo integrato di comunicazione. Fare strategie di WM implica aver analizzato il proprio mercato di riferimento, studiato i propri utenti, compreso il loro modo di avvicinarsi ad internet in funzione dell’uso che ne fanno, i canali più seguiti e gli argomenti correlati a quelli che noi come azienda vogliamo proporre che possono aiutarci ad ottenere la migliore ?redemption? sulla campagna in atto.

Poi come ogni buon piano operativo deve comprendere una visione strategica, un piano tattico ed azioni operative tutte coerenti e sinergiche con l’obiettivo perseguito, ciò non significa irrigidire il processo, anzi gli ‘aggiustamenti’ sono necessari, in considerazione dei ‘legami deboli’ che la rete strutturalmente propone, ma se riusciamo a conseguire il <strong>commitment</strong> del nostro interlocutore e quindi lo fidelizziamo, il successo è inevitabilmente conseguito.

Per fare pianificazione è però necessaria una visione, una cultura ed una esperienza prima di mktg tradizionale e poi di web marketing. Come dice una famosa massima anglosassone: ?<em><strong>The difference between ‘involvement’ and ‘commitment’ is like an eggs-and-bacon breakfast: the chicken was ‘involved’ – the pig was ‘committed?</strong></em> La differenza tra ‘involvment’ e ‘commitment’ è come una colazione (all’inglese) con uova alla pancetta, nella quale la gallina è ‘involved’ ma il maiale è ‘committed’