Importante novità dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali

Dal 1 luglio 2013 l’Albo Gestori Ambientali pubblica in chiaro per ogni impresa iscritta i veicoli autorizzati al trasporto dei rifiuti con i relativi CER. Entrando nel sito, http://www.albogestoririfiuti.it/, la consultazione delle autorizzazioni è possibile per Sezione e Provincia, per Ragione Sociale, per Categoria, per Codice Rifiuto e per Tipologia:

Individuata la Ragione Sociale è possibile visualizzare i dati d’interesse, il numero d’iscrizione, le categorie, tutti i CER trasportati dalla ditta in regime ordinario, la lista dei mezzi e per ogni targa i CER pericolosi e non pericolosi autorizzati.

Finalmente, si dirà, una bella innovazione! Eh sì, certo, una piccola ma utile innovazione all?insegna della trasparenza e della legalità.

Come fatto notare dal Prof. Edo Ronchi in un recentissimo incontro dedicato a Sistri: Permane il paradosso secondo il quale da una parte si chiede al Produttore di controllare le autorizzazioni al trasporto e allo smaltimento corresponsabilizzandolo per l’intera catena del trattamento, dall’altra non si forniscono gli elementi per rendere agevole questo controllo! (1).

La novità rimane importante anche se va comunque precisato che il fatto di aver verificato sul sito dell’Albo Gestori Ambientali che una certa targa è autorizzata non è in alcun modo probante della sua veridicità che può essere certificata solo dalla copia conforme all’originale del dispositivo autorizzativo.

Ma allora perché tanto entusiasmo tra gli attori della filiera? Perché si tratta di un piccolo passo che scavalca Sistri?

Nella riunione conclusiva delle consultazioni delle organizzazioni delle imprese in materia di Sistri, alla quale abbiamo partecipato come Assosoftware e Confindustria Servizi Innovativi, è stato approvato un documento nel quale le imprese e lo stesso prof. Ronchi dichiarano non idoneo il Sistri quale strumento per la tracciabilità dei Rifiuti perché manifestamente non funzionale e perché comporta eccessivi sovraccarichi organizzativi alle aziende. Sono previsti uno o più interventi legislativi ad hoc per la sua abolizione e la sua sostituzione con un nuovo sistema di tracciabilità, più semplice e rispettoso della eterogeneità dei processi delle diverse realtà. Assieme a questa premessa, condivisa da tutte le associazioni di categoria nessuna esclusa, sono state delineate le linee di indirizzo del nuovo ipotetico sistema di tracciabilità rifiuti informatizzata. Un nuovo corso insomma che fa ben sperare per il futuro.

Ad esempio tra gli indirizzi generali del nuovo Sistri è stata inserita la pubblicazione in chiaro delle autorizzazioni degli impianti: solo per i rifiuti pericolosi, gli impianti di recupero e smaltimento di tali rifiuti devono rendere accessibile in forma digitale la loro autorizzazione con la precisazione, secondo un format stabilito, delle tipologie e quantità che sono autorizzati a gestire, in modo che il produttore e il trasportatore di tali rifiuti verifichino, prima dell?invio e della consegna, che l’impianto destinatario dia idoneo.

La novità dell’Albo Gestori Ambientali deve essere quindi letta come un primo, timido passo verso la pubblicizzazione di tutte le informazioni necessarie al corretto processo di smaltimento dei rifiuti, peraltro tutte già potenzialmente disponibili, in accordo a quanto concordato collegialmente tra Ministro e Associazioni.

E dopo la pubblicazione ci attendiamo nel più breve tempo possibile che decolli anche un servizio di interoperabilità che consentirebbe ai software aziendali di poter interrogare la base dati e validare, certificandola, l’autorizzazione sia dei mezzi che del destino. Questo servizio può essere facilmente realizzato con le tecnologie di interrogazione delle banche dati web disponibili e utilizzate sul mercato (webservices), corredando la risposta con marche temporali, protocolli informatici, firme elettroniche per certificarne la validità.

Come Assosoftware e Confidustria S.I.T. chiederemo che queste ipotesi siano prese al più presto in esame offrendo nel contempo tutta la nostra competenza ultraventennale nello sviluppo di applicazioni informatiche per la filiera dei rifiuti.

Come produttori di Ecos e EcosWeb stiamo studiando il modo di sfruttare fin da subito i dati messi a disposizione dall?Albo Gestori Ambientali creando servizi fruibili, sempre nell’ottica del massimo contenimento dei costi e della massima efficacia ed efficienza operativa.

Dr. Sandro Scatola

Sandro Scatola, presidente di Logica srl e socio-amministratore di Ambiente.it, è coordinatore del Gruppo Ambiente e Consigliere Delegato di Assosoftware. E? stato il delegato di Confindustria SIT-Assosoftware per l?interoperabilità Sistri. Da oltre venticinque si occupa di realizzazione di applicazioni software per tutti i processi della filiera dei rifiuti.

(1) L’articolo 188 del D.Lgs. 152/2006: ?[?] il produttore iniziale o altro detentore conserva la responsabilità per l?intera catena di trattamento, restando inteso che qualora il produttore iniziale o il detentore trasferisca i rifiuti per il trattamento preliminare a uno dei soggetti consegnatari di cui al presente comma, tale responsabilità, di regola, comunque sussiste.? Tale norma non è indirizzata soltanto ai produttori iniziali, ma anche coloro che a vario titolo gestiscono i rifiuti, i quali, devono verificare preventivamente i diversi atti autorizzativi che ineriscono la produzione, l?intermediazione, il trasporto, il recupero e lo smaltimento.